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La Curcuma rigenera le Cellule Cerebrali. Ecco come va consumata

E’ stato scoperto che la curcuma è in grado di rigenerare le cellule del cervello, risultando utile per tutti coloro che hanno avuto ictus, ischemia ed aneurisma.
Già gli scienziati sapevano che la curcuma è utile a livello cerebrale infatti uno studio aveva dimostrato che consumare curcuma è in grado di allontanare la demenza ed essere utile per chi soffre di Alzheimer. La curcuma è una spezia fondamentale nella cucina indiana ed è considerata una vera e propria medicina dalla millenaria conoscenza medica dell’Ayurveda, infatti è utile per ripulire il fegato, rafforzare il sistema immunitario, purificare il sangue, promuovere una buona digestione e viene usata per trattare una grande varietà di disturbi come antiossidante, antinfiammatorio e antitumorale.

Un nuovo studio ha scoperto un’altra importantissima proprietà della curcuma. I ricercatori tedeschi hanno pubblicato una ricerca sulla rivista Stem Cell Research & Therapy dimostrando che la curcuma è in grado di rigenerare le cellule cerebrali sia in vitro che in vivo.
E’ stato scoperto che un componente liposolubile all’interno di curcuma, chiamato Ar-tumerone, praticamente sconosciuto, stimola la proliferazione delle cellule staminali neurali che sono proprio quelle che permettono la riparazione del cervello.

Lo studio ha mostrato che quando le cellule cerebrali sono state esposte all’Ar-tumerone, le cellule staminali neurali sono aumentate di numero attraverso una maggiore proliferazione.
Inoltre, queste cellule staminali neurali neoformate hanno anche aumentato il numero delle cellule neuronali completamente differenziate, indicando che hanno subito iniziato un effetto curativo. Questo effetto è stato osservato anche in un modello animale in vivo, dimostrando che i ratti iniettati con Ar-tumerone hanno aumento la proliferazione delle cellule staminali neurali e la creazione di cellule cerebrali sane di nuova formazione e differenziate.
Se questo non fosse già abbastanza, un’altra ricerca condotta da Paul A. Lapchak, Ph.D., direttore del Translational Research nel Dipartimento di Neurologia del Cedars-Sinai Medical Center ha scoperto un’altra azione curativa della curcuma sul cervello.
Quest’altro studio è stato pubblicato all’American Heart Association International Stroke Conference nel 2011 a Los Angeles.

Questa volta la sostanza oggetto dell’interesse degli scienziati è la curcumina, l’ingrediente più famoso e terapeutico della curcuma. La Curcumina è stata studiata per il suo potenziale di trattare lesioni cerebrali e malattie mentali, e mentre la sostanza stessa sembra essere molto promettente ed ha sicuramente un effetto curativo nel lungo termine, gli scienziati hanno modificato la molecola per sviluppare un farmaco da somministrare entro tre ore da un ictus. Così hanno creato un composto chiamato CNB-001, che si basa sulla curcumina, e riesce ad agire immediatamente per riparare i danni prodotti dall’ictus dato che attraversa facilmente la barriera ematoencefalica.

Insomma tutta la curcuma è ricca di principi attivi curativi a livello cerebrale utili per

  • Migliorare la memoria
  • Prevenire danni indotti dalle tossine cerebrali
  • Riparare le cellule danneggiate nell’Alzheimer, ictus, ischemia, aneurisma

Tuttavia poiché i principi attivi della curcuma sono difficilmente assimilabili è importanti consumare la curcuma in modo intelligente. E’ importante infatti consumarla nel modo giusto altrimenti agisce come semplice spezia. Per questo motivo ho scritto un articolo apposito che spiega come assorbire i principi attivi della curcuma

Ormai quasi tutti conoscono i benefici della curcuma confermati da più di 600 studi scientifici svolti negli ultimi anni su questa spezia considerata l’”Oro dell’India”. Tuttavia gli effettivi positivi non si manifestano completamente se la curcuma non viene consumata nel modo giusto.

I benefici della curcuma sono molti, in particolare:

▪ Antifiammatorio
▪ Depura il fegato
▪ Ripara i danni cerebrali
▪ Previene e combatte il cancro
▪ Rafforza il sistema immunitario
▪ Antiossidante
▪ Migliora l’apparato cardiovascolare
▪ Tratta e previene il diabete

Tutte queste incredibili proprietà sono dovute principalmente alla curcumina, il principio attivo della curcuma. Questa sostanza purtroppo non ci offre facilmente le sue ricchezze in quanto

  • Ha una bassa biodisponibilità ovvero una volta ingerita viene quasi completamente espulsa nelle feci e nelle urine
  • La biodisponibilità non dipende dalla quantità di curcuma ingerita

Tuttavia esistono 4 modi per rendere la curcumina biodisponibile e poter godere di tutti questi benefici

  1. Pepe nero. L’aggiunta di un pizzico di pepe nero incrementa del 2000% l’assorbimento della curcumina! Ne basta il 3% rispetto alla quantità di curcuma ovvero per un cucchiaino di curcuma corrisponde proprio una spolverata di pepe. La piperina, che è la sostanza chimica chiave nel pepe nero, favorisce infatti l’assorbimento della curcumina, che è il principio attivo di curcuma, e, quindi, aumenta la quantità di curcumina che il corpo può assorbire.
  2. Grassi. Una delle principali ragioni della bassa disponibilità della curcumina nel corpo è a causa della sua bassa solubilità in acqua. Quindi si può mescolare la curcuma con dei grassi come l’olio di cocco, olio di lino, olio extravergine di oliva, ghee, ecc
  3. Combinazione con Quercetina. La quercetina è un pigmento vegetale (flavonoidi) che si trova in molte piante e alimenti, come il vino rosso, uva rossa, cipolle, tè verde, mele e frutti di bosco. La
    quercetina inibisce un certo enzima che disattiva la curcumina. Frutta con un colore rosso o blu scuro
    hanno il contenuto più alto quercetina. Questi includono mirtilli, more e prugne nere. Verdure che includono la quercetina sono la lattuga scura, il cavolo crudo, cicoria, spinaci crudi, peperoni, fagioli
    e broccoli crudi.
  4. Calore. Alcuni studi suggeriscono che la biodisponibilità della curcumina può essere incrementata riscaldandola perché il calore aumenta la solubilità della curcumina. Tuttavia va riscaldata per pochi minuti perché il calore prolungato oltre i 15 minuti distrugge l’85% della curcumina.

Riassumendo possiamo dire che
▪ Le capsule di curcuma non sono il modo migliore per consumarla perché non sono solubili e quindi
non entreranno nel plasma sanguigno ma verranno facilmente espulse
▪ Usarla nelle cotture prolungate non va bene perché distrugge tutte le proprietà

Il modo migliore per consumare la curcuma è quello di usarla in questi modi
Latte d’oro: metti una tazza di latte vegetale nella pentola insieme ad un cucchiaino di curcuma e una spolverata di pepe nero. Mescola bene e quando è molto caldo (non bollente) spegni e versalo nella tazza. Aggiungi un cucchiaio di olio di cocco. Mescola e bevi.
Frittura: In una padella metti l’olio di oliva e un cucchiaino di curcuma e un pizzico di pepe. Mescola bene aggiungi la cipolla tagliata a fettine sottili. Puoi aggiungere altri ingredienti ma ricorda che non va scaldato per più di 15 minuti. Poi usalo come condimento per i tuoi piatti oppure mangialo da solo. La cipolla è molto benefica per l’organismo.
Tè d’oro: metti una tazza d’acqua nella pentola e portala ad ebollizione. Versala nella tazza insieme ad un cucchiaino di curcuma, una spolverata di pepe nero e una bustina di tè verde, mescola bene. Quando la temperatura è giusta per berlo togli la bustina e aggiungi un cucchiaio di olio di cocco.
Frullato: Scalda in un pentolino un cucchiaio di olio di cocco, quando si scioglie mescolaci un cucchiaino di curcuma e una spolverata di pepe nero. Fai un frullato di mele, uva e frutti di bosco e aggiungici l’olio di cocco, curcuma e pepe che si sono amalgamati. Mescola e bevi.


In questi modi potrai sentire la differenza negli effetti della curcuma e soprattutto avrai imparato ad usarla correttamente come un vero e proprio cibo-medicina, tale è considerata in India e in Asia. Il mondo scientifico l’ha soprannominata la “Spezia più Curativa del Mondo”.